Fasi dell’Esercizio Funzionale
Descrizione delle fasi dell’Esercizio Funzionale
Ogni operatore che sia nell’ambito della preparazione atletica, nell’ambito del fitness, delle attività motorie preventive, compensative, adattate e preventive, in qualche modo è un insegnante, e come tale deve saper strutturare un lavoro su di una ratio metodologica. Questa affermazione è strettamente legata alla gestione degli stimoli con cui l’operatore decide di “stressare” nella sua globalità le varie sfere che compongono l’individuo.
È di fondamentale importanza la modalità con cui l’operatore di Esercizio Funzionale® seleziona i diversi contenuti, mezzi e metodi operativi per la programmazione del processo allenante.
La proposta operativa di Esercizio Funzionale® è legata a un ragionamento che si fonda su di un’analisi prospettica in relazione al gesto o compito motorio al quale si vuole sottoporre il soggetto/allievo di riferimento.
Concettualmente le fasi dell’Esercizio Funzionale che compongono l’organizzazione del processo allenante possono essere suddivise nel seguente modo:
- Individuazione delle esigenze funzionali attraverso l’analisi del modello di prestazione.
- Individuazione delle esigenze funzionali attraverso l’applicazione dei test.
- Programmazione degli esercizi con approccio propedeutico finalizzato alla costruzione di un gesto attraverso l’attivazione delle catene muscolari coinvolte nello stesso.
Individuazione delle esigenze funzionali attraverso l’analisi del modello di prestazione
L’operatore può rifarsi a quello che viene definito come metodica modello di prestazione per individuare le informazioni sensibili, psico-motorie, legate al gesto/dinamica analizzato/a. Le informazioni rilevabili da un’analisi del modello di prestazione permettono di analizzare funzionalmente ogni singolo aspetto, al fine ultimo di decidere quali e quante sono le capacità da sviluppare
o migliorare nel soggetto in causa.
Individuazione delle esigenze funzionali attraverso l’applicazione dei test
Nella logica di Esercizio Funzionale® i test funzionali rivestono un ruolo fondamentale per la comprensione e l’analisi della situazione di partenza dell’allievo. Con i test proposti, e con la connessione che vi è con l’Esercizio Correttivo® perfettamente complementare alla metodica in causa, è possibile analizzare la condizione morfostrutturale e motoria del soggetto i termini analitici, globali e funzionali.
Dall’esercizio correttivo vengono estrapolati test che permettono all’operatore di analizzare molto più nel dettaglio alcune alterazioni, più specificatamente atteggiamenti, che possono inficiare sulla riuscita di un gesto, nel caso di un gesto sportivo, o nell’esecuzione di un compito motorio, come per esempio finalizzato a un intervento compensativo.
Lavori in catena e programmazione
Nella programmazione operativa degli esercizi è stato posto l’accento su tutte quelle dinamiche definite in catena. La maggior parte delle attività svolte tutti i giorni come in molte dinamiche legate a un gesto sport specifico, i movimenti vengono espletati grazie a quelli che sono definiti circuiti di continuità muscolari (Busquet, 2002). Nel concetto di lavoro in catena sono racchiuse tutte le catene muscolari coinvolte nel movimento umano nella sua globalità. Nello specifico ponendo l’accento sulle catene crociate e rette anteriori e posteriori.
Tutti gli approfondimenti sono presenti nel libro Esercizio Funzionale del dott. Paolo Bartolucci.